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Il connettore USB-C è la chiave per flussi di lavoro fluidi?

A casa, in ufficio o in uno spazio di coworking condiviso, l’idea di arrivare, premere l’interruttore e iniziare subito a lavorare sembra semplicistica: ma è veramente un’utopia?

. . .cavi di alimentazione, una serie casuale di cavi e adattatori HDMI, RGB, USB, D-Sub e DVI-D, un hub USB esterno...tutto questo comporta un groviglio di cavi e tanta confusione tra i connettori. Quando incontri un nuovo potenziale cliente, è imbarazzante armeggiare con le connessioni e infilarsi sotto la scrivania; non è questa l’immagine di professionalità che vorremmo dare. Nel proprio spazio di lavoro casalingo, magari condiviso con gli altri familiari per i compiti e i videogiochi, districare intrecci di cavi non è il modo migliore di iniziare la propria giornata di lavoro.

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La frustrazione legata alla tecnologia è frequente sia nella vita privata che nel lavoro e la domanda “funzionerà?” rappresenta una costante fonte di preoccupazione. Può essere scoraggiante, oltre che un inutile spreco di tempo.

Le postazioni di lavoro ibride stanno divenendo la norma, e rendere più semplice utilizzarle per il lavoro è una delle sfide quotidiane per il nostro business. Per semplificare le cose occorre una tecnologia che sia familiare e facile da usare, con una connettività intuitiva, che semplicemente funzioni.

Esiste una soluzione che può trasformare questo sogno in realtà.

Ecco il nostro nuovo migliore amico: la connessione USB di tipo C




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Quest’ultima versione del popolare standard di connessione offre molto più di un semplice aumento di velocità e potenza, ed è in grado di trasformare il nostro modo di lavorare.

Con gli scenari Hot Desking e Bring Your Own Meeting (BYOM), oggi così cruciali per i lavoratori ibridi, il connettore USB-C è la soluzione per processi di lavoro fluidi, e diventa il centro vitale di ogni spazio di lavoro personale o sala riunioni: collegare facilmente e senza difficoltà il proprio pc o un altro dispositivo a un monitor, oppure a un display di grandi dimensioni, è quel che serve per offrire un'esperienza ottimale e senza soluzione di continuità ai lavoratori ibridi di oggi.

Leggi la nostra guida pratica per trasformare la tradizionale configurazione degli spazi di lavoro e delle sale riunioni attraverso la connessione USB-C.

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Basta con grovigli di cavi

Il connettore USB-C sostituisce tutti quei cavi e connettori che hanno invaso per tanto tempo il nostro posto di lavoro. Combinando in un unico cavo trasferimento dati, uscita video/audio e alimentazione, è possibile ridurre drasticamente l'ingombro e valersi di una soluzione semplice che non genera stress. Sono disponibili diverse versioni, ma un cavo USB-C da 65 W è sufficientemente potente per ricaricare il proprio pc o un altro dispositivo contemporaneamente alla trasmissione di dati in 4K.

Fine della frustrazione da connessioni

Se i precedenti connettori USB richiedono uno specifico orientamento, con il connettore USB-C non c’è bisogno di capire quale sia il giusto verso di inserimento: qualsiasi direzione è quella giusta. Inoltre, il cavo ha lo stesso connettore su entrambe le estremità; quindi, non è più necessario distinguere tra connettore di entrata o di uscita: per i tecnofobici o le vecchie generazioni potenzialmente restie alla tecnologia, l’USB-C sta contribuendo ad eliminare ogni fonte di frustrazione.

Basta con risorse inutili

Per alcune aziende il lavoro ibrido consente di tagliare i costi riducendo la presenza fisica in azienda. Uffici e sale riunioni rimangono a disposizione per promuovere la collaborazione e la condivisione, ma spesso è richiesto di prenotare anticipatamente lo spazio e adattare ad-hoc la dotazione tecnica. Il connettore USB-C costituisce uno dei principali fattori per il perfetto funzionamento e la migliore adattabilità della tecnologia alle esigenze di ogni specifica riunione, favorendo accessibilità e un utilizzo senza problemi. Cablaggio ridotto, nessuna docking station, meno pezzi di ricambio, meno errori o cose fuori posto, nessun groviglio di cavi: tutto ciò si traduce in una minore richiesta di supporto da parte dei servizi IT.

Niente più limiti alla creatività spontanea

Un monitor o un display di grande formato dotato di connessione USB-C diventa non solo un'interfaccia visiva, ma un importante centro di comunicazione. Passando dal proprio spazio di lavoro personale a uno spazio di riunione collaborativo, come vuole la creatività spontanea, i lavoratori possono disconnettersi e riconnettersi, portando il proprio pc ovunque, in qualsiasi momento, senza problemi di compatibilità. Questo risponde al meglio alle riunioni del tipo Bring Your Own Meeting (BYOM) guidate dai singoli utilizzatori attraverso il proprio device.

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C'è molto di più in un monitor che in una connettività a prova di futuro. Leggi il nostro blog: 6 things to look for in a business monitor




Scopri di più sui nostri display dotati di connessione USB-C e approfitta dei vantaggi di questo nuovo eccezionale standard.

I nuovi Desktop Display NEC serie E ed EA con USB-C sono assolutamente a prova di futuro grazie all’elevato livello di connessione e flessibilità. La connessione USB-C da 65 W rende possibile, attraverso un unico cavo, collegare il display a pc o tablet, e allo stesso tempo ricaricare il dispositivo, creando un hub di comunicazione all-in-one.

Vai ai Desktop Display

Il NEC WD551 Windows Collaboration Display, certificato per Microsoft Teams, è progettato appositamente per gli spazi di lavoro ibridi. Un unico e sicuro cavo USB-C da 65 W collega il dispositivo personale dell'utente al display touch da 55" per condividere istantaneamente contenuti o avviare una videoconferenza, mentre il dispositivo stesso viene alimentato.

Vai al NEC WD551

Per le sale riunioni più grandi, il monitor Sharp PN-CD701 da 70" invita gli utenti a collegare il proprio dispositivo utilizzando il cavo USB-C da 8 metri, per adattare i contenuti al grande schermo e ottimizzare così la collaborazione durante le riunioni.

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